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in Edition Hamza Roberto Piccardo / Ibrahim (Abraham)

14:1Alif, Lâm, Râ. Abbiamo fatto scendere su di te un Libro, affinché, con il permesso del loro Signore, tu tragga le genti dalle tenebre alla luce, sulla via dell'Eccelso, del Degno di lode,

14:4Non inviammo alcun messaggero se non nella lingua del suo popolo, affinché li informasse. Allah svia chi vuole e guida chi vuole, ed Egli è l'Eccelso, il Sapiente.

14:5Già mandammo Mosè con i Nostri segni: “Fa' uscire la tua gente dalle tenebre alla luce e ricorda loro i giorni di Allah”. Ecco dei segni per ogni [uomo] paziente e grato.

14:6E quando Mosè disse al suo popolo: “Ricordate i favori che Allah vi ha elargito, quando vi salvò dalla gente di Faraone che vi infliggeva la peggiore delle torture. Uccidevano i vostri maschi e lasciavano in vita le femmine. Era questa una dura prova da parte del vostro Signore.

14:10Dissero loro i profeti: “Come può esservi dubbio a proposito di Allah, il Creatore dei cieli e della terra, Colui Che vi Si rivolge per perdonarvi parte delle vostre colpe e rinviarvi fino al termine prestabilito?”. [Risposero] i miscredenti: “Non siete altro che uomini come noi. Volete distoglierci da quello che adoravano i nostri avi? Recateci una prova inequivocabile!”.

14:12E come potremmo non confidare in Allah, quand'Egli ci ha guidati sui nostri sentieri? Sopporteremo con pazienza [le persecuzioni] di cui ci farete oggetto. Confidino in Allah coloro che confidano”.

14:13Coloro che non credevano dissero ai loro profeti: “Vi cacceremo senza fallo dalla nostra terra, a meno che non ritorniate alla nostra religione”. Ma il loro Signore rivelò loro: “Distruggeremo certamente gli iniqui,

14:16è destinato all'Inferno e sarà abbeverato di acqua fetida

14:17che cercherà di inghiottire a piccoli sorsi, senza riuscirvi. La morte lo assalirà da ogni parte, eppure non potrà morire: avrà un castigo inattenuabile.

14:18Questa è la metafora di coloro che rinnegano il loro Signore: le loro azioni saranno come cenere sulla quale infuria il vento, in un giorno di tempesta. Non avranno alcun pro da ciò che hanno fatto. Questa è la perdizione totale.

14:21Tutti compariranno davanti ad Allah. E i deboli diranno a coloro che erano tronfi d'orgoglio: “Noi vi seguivamo. Potete [ora] esserci utili contro il castigo di Allah?”. Risponderanno [gli altri]: “Se Allah ci avesse guidati, certamente vi avremmo guidati. Lamento o sopportazione [ormai] sono uguali: per noi non c'è rifugio”.

14:24Non hai visto a cosa Allah paragona la buona parola? Essa è come un buon albero, la cui radice è salda e i cui rami [sono] nel cielo,

14:25e continuamente dà frutti, col permesso di Allah. Allah propone metafore agli uomini, affinché riflettano.

14:26La metafora della parola cattiva è invece quella di una mala pianta, sradicata dalla superficie della terra: non ha stabilità alcuna.

14:30Attribuirono consimili ad Allah per sviare [la gente] dal Suo sentiero. Dì: “Godete pure: la vostra destinazione è il Fuoco!”.

14:32Allah è Colui Che ha creato i cieli e la terra, e che fa scendere l'acqua dal cielo e, suo tramite, suscita frutti per il vostro sostentamento. Vi ha messo a disposizione le navi che scivolano sul mare per volontà Sua, e vi ha messo a disposizione i fiumi.

14:34E vi ha dato [parte] di tutto quel che Gli avete chiesto: se voleste contare i doni di Allah, non potreste enumerarli. In verità, l'uomo è ingiusto, ingrato.

14:35E [ricorda] quando Abramo disse: “O mio Signore, rendi sicura questa contrada e preserva me e i miei figli dall'adorazione degli idoli.

14:37O Signor nostro, ho stabilito una parte della mia progenie in una valle sterile, nei pressi della Tua Sacra Casa, affinché, o Signor nostro, assolvano all'orazione. Fai che i cuori, di una parte dell'umanità, tendano a loro; concedi loro [ogni specie] di frutti. Forse Ti saranno riconoscenti.

14:39Lode ad Allah Che, nonostante la vecchiaia, mi ha dato Ismaele ed Isacco. In verità, il mio Signore ascolta l'invocazione.